1c - scuola secondaria di 1° "Marconi"- Cusano Milanino - 2 dicembre 2008
Ci incontriamo quando scendete dal pullman e ci spostiamo su una collinetta dove voi venite con me e ci presentiamo: io sono Alessandra.
Siete qui per osservare ed esplorare la natura. A scuola vi siete fatti alcune domande, e mi leggete le risposte:
Cosa mi aspetto
fare nuove scoperte - osservare la natura - riconoscere piante e animali - descrivere il paesaggio - misurare la temperatura - fare una caccia al tesoro - studiare il rapporto clima/animali - pulire il parco - fare esperimenti - cercare impronte - fare giardinaggio - nutrire gli animali
Come mi devo vestire?
con abiti comodi, pesanti, chiari o scuri, scarponi
Che strumenti mi servono?
mappa - bussola - guanti - paletta - cartellino - pinzette - binocolo - righello - lente di ingrandimento - 5 sensi - guida naturalistica - provette - rastrello - microcopio
Alcuni di strumenti sono contenuti tutti in uno zaino, e li osserviamo: proviamo subito ad orientarci con la bussola, mentre gli altri saranno utili più tardi!
Che atteggiamento occorre avere?
educato - attento - concentrato - "osservativo" - rispettoso della natura - prudente - silenzioso per non disturbare gli animali - attivo - operativo - collaborativo
Oggi in particolare cercheremo tracce di animali.
Tutti voi siete già stati qui durante le elementari, e tutti ricordate che il Parco è stato costruito dall'uomo: per esempio dove siamo ora sorgevano delle fabbriche, e le collinette che vediamo sono i loro resti e vari rifiuti inerti coperti di terra e seminati a prato, o piantumati.
Una volta creato il Parco, e cresciuto il bosco, gli animali o sono arrivati, o sono stati introdotti dall'uomo: in particolare i primi ad arrivare secondo voi sono stati gli uccelli, perché volano! Infatti questo è molto probabile!
Elenchiamo insieme tracce che ci possano far capire se e quali uccelli
possiamo trovare al Parco: nidi, penne e piume, escrementi.
Su un albero dietro di noi osserviamo due nidi tra i rami, mentre
su quello di fianco c'è una casetta...che differenza c'è?
e perché vengono messe queste casette?
Ce lo spiegheranno le Guardie Ecologiche Volontarie: Vittorio, Vincenzo e Giulia, sono qui per parlarci e mostrarci delle casette nido che le GEV posizionano nel Parco in particolare per passeracei e cinciallegre.
Le casette nido sono un aiuto per gli uccelli più deboli, spinti dagli altri ai margini del bosco, per garantirgli un posto più tranquillo e sicuro dove nidificare. Hanno un' apertura piccola, per evitare che cornacchie o picchi entrino con la testa ed arrivino alle uova o ai pulcini.
Vittorio ce ne mostra alcune nuove e altre beccate dalle cornacchie;
osserviamo anche un tronco/nido di picchio.
Poi ci racconta degli uccelli che si possono avvistare qui al Parco, spiegandoci la differenza tra uccelli stanziali, di passo e migratori e mostrandoci i diversi tipi di piume, uova, escrementi e nidi che in natura possiamo trovare.
Ci dà davvero tante ed interessantissime informazioni!
Le GEV ci portano poi sotto un albero con una lunga pertica e ci spiegano come fanno manutenzione alle cassette: ogni autunno queste vanno pulite dai resti di nido primaverili, altrimenti da una parte una volta che i nidiacei sono volati via, il nido viene abbandonato e diventa la casa per altri animali: ragni, forbicine, calabroni rendendo a volte la cassetta inospitale per i piccoli uccelli, inoltre gli uccelli di anno in anno costruirebbero un nido sopra l'altro fino a riempirle e a renderle inaccessibili poiché nessuno di loro riutilizza due primavere di seguito lo stesso nido!
Nelle due cassette che portiamo a terra non ci sono nidi, ma troviamo escrementi di cinciallegra in uno
e resti di un inizio di nido sempre di cinciallegra nell'altro: muschio, fili di paglia e peli morbidi
Portate il tutto a scuola per osservarlo al microscopio.
Vittorio vi lascia anche le istruzioni per costruire una casetta nido da soli, e portarla poi al parco in primavera. Sul foglio trovate anche tanti becchi e zampe diverse, a seconda dell'ambiente dove vive un certo uccello e a come si è adattato a cercare cibo: a scuola sapreste ipotizzare cibo e ambienti senza leggere le note ma solo dalla forma?
Ringraziamo le GEV e corriamo per scaldarci fino al prato dove faremo merenda.
Pieni di nuove energie siamo pronti per cercare i conigli selvatici, che qui hanno trovato un ambiente adatto a loro, e che non sono arrivati da soli ma probabilmente sono stati introdotti dall'uomo.
Più che conigli, a quest'ora ben rintanati nelle tane, cercheremo le loro tracce: tane e buche e gabinetti (escrementi)
Ogni gruppo comincia la sua esplorazione, stando attento ad ogni reperto.
Grazie ai guanti che qualcuno indossa raccogliete campioni di escrementi per analizzarli a scuola.
I gabinetti sono tantissimi!
e trovate anche molte tane alcune nascoste sotto i cespugli.
Alla fine condividiamo i risultati: avete trovato circa 27 tane e contato in totale circa 80 gabinetti. Forse alcuni valori ripetuti perché i gruppi hanno contato due volte uno stesso punto, ma possiamo ipotizzare ci siano almento una decina di fam iglie di conigli in questa zona
E' il momento di andare, il pullman ci aspetta! Arrivederci a primavera con le vostre osservazioni e la vostra casetta nido!